E’ stata inaugurata da Terna il 26 Maggio un’infrastruttura da record assoluto, l’elettrodotto “Sorgente Rizziconi”. Oltre 700 milioni di euro sono stati investiti in un’opera fondamentale per il sistema elettrico nazionale, che permetterà di risparmiare circa 600 milioni di euro l’anno, immettere 700mila tonnellate di CO2 in meno in atmosfera ogni anno, smantellare 114 km di vecchie linee e produrre un minore impatto per oltre 200 ettari di territorio.
Il nuovo elettrodotto “Sorgente Rizziconi” unirà la regione Sicilia alla Calabria, al resto della Penisola e quindi all’Europa attraverso il sistema elettrico italiano ad alta tensione, eliminando l’ultimo “collo di bottiglia” esistente a livello zonale e creando le condizioni per annullare il differenziale di prezzo presente tra la Sicilia e il resto del Paese. L’Italia è ora tutta connessa dal punto di vista elettrico, con una linea ad alta tensione che collega la Sicilia alla Valle d’Aosta, senza soluzione di continuità. L’opera consentirà inoltre di utilizzare meglio la produzione rinnovabile siciliana, soprattutto eolico e fotovoltaico, per oltre 700 MW.
L’opera utilizza il più lungo cavo sottomarino a corrente alternata a 380 kV al mondo – 38 km posati sul fondo del mare a una profondità massima di 376 metri. Sul lato siciliano del collegamento, a Sorgente e Villafranca, così come in Calabria, a Scilla e Rizziconi, saranno in funzione quattro stazioni elettriche ad alta tecnologia che consentiranno il trasporto dell’energia in sicurezza. Nella stazione elettrica di Scilla è stata realizzata la struttura blindata più grande in Europa nel suo genere. Moderni tralicci monostelo a impatto ridotto sosterranno l’elettrodotto nel tratto aereo delle due Regioni, per una lunghezza complessiva di 60 km.
Imponenti anche le soluzioni di ingegneria adottate: per l’approdo del cavo in Calabria sono stati realizzati – per eliminare l’impatto sull’ambiente – il più profondo pozzo verticale (che scende per quasi 300 metri dentro la montagna) e il più lungo tunnel orizzontale (2,8 km) per cavi ad altissima tensione mai costruiti fino ad ora al mondo. Sul lato calabrese il corridoio formato dal tunnel e dal pozzo ospita in modo invisibile i cavi elettrici del collegamento che arrivano dal mare e vanno direttamente alla stazione elettrica di Scilla a oltre 600 metri di altitudine, senza impatto esterno né sulla spiaggia né sulla zona naturalistica protetta circostante.
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