Sappiamo che l’energia solare propone numerosi vantaggi, ma l’immagazzinamento di questo tipo di energia rimane il punto debole dell’intero sistema.
Un team di ricercatori della Oregon State University sostiene di aver trovato la chiave per immagazzinare l’energia solare nelle ore critiche della notte. Il loro metodo è chiamato thermochemical energy storage (TCES): è stato progettato per sistemi di energia solare concentrata, è economico, è poco inquinante, e ha pari densità di immagazzinamento di energia rispetto alle convenzionali batterie agli ioni di litio.
Il TCES funziona in modo simile alle normali batterie, con la differenza che le reazioni chimiche di guida assorbono e rilasciano calore durante i cicli di carico-scarico. TCES contiene carbonato di stronzio (SrCO3), ecologico e non infiammabile: il TCES utilizza il calore per convertire il SrCO3 in anidride carbonica e ossido di stronzio, sostanze che vengono immagazzinate separatamente all’interno del sistema. Nel momento della fuoriuscita, le due sostanze chimiche sono nuovamente combinate, il processo, in questo modo, realizza grandi quantità di calore, che viene utilizzato per alimentare una turbina.
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