Nell’ambito del ciclo di produzione e trasporto del gas naturale (GN), un rigassificatore è un impianto industriale che permette di riportare il prodotto dallo stato liquido (GNL) utilizzato nel trasporto marittimo a quello gassoso utile per il trasporto terrestre ed il consumo finale. Gli impianti di rigassificazione possono essere realizzati a terra, oppure in alto mare (su strutture offshore), o su particolari navi dette “unità galleggianti di stoccaggio e rigassificazione.
Quando viene trasportato per mare il gas naturale subisce nel porto di partenza un processo di liquefazione per ridurre il volume del prodotto, che può essere così trasportato con maggiore efficienza e in condizioni di sicurezza (non essendo infatti infiammabile allo stato liquido). Il processo avviene mediante un forte abbassamento della temperatura, che viene portata al disotto della temperatura di ebollizione del metano, principale componente della miscela, che a pressione atmosferica è pari a −161,4 °C.
Via mare il gas liquefatto raggiunge direttamente i paesi consumatori dove, attraverso appositi impianti, viene riportato allo stato gassoso – appunto rigassificato – per essere immesso nelle normali reti di distribuzione. Il processo di rigassificazione è ottenuto immettendo il gas in uno “scambiatore di calore” in cui scorre un liquido più caldo, normalmente acqua di mare, la cui temperatura naturale è sufficiente per scaldare il GNL e riportarlo allo stato gassoso.
Il trasporto via mare è un’alternativa vantaggiosa che consente di acquistare liberamente gas in tutto il mondo senza essere vincolati al collegamento con i gasdotti.