La pesca e i giacimenti di petrolio e di gas in mare aperto impiegano migliaia di persone e producono miliardi di euro l’anno, mentre la maggior parte delle materie prime e dei beni di consumo vengono importati ed esportati via mare. L’UE possiede la flotta mercantile più grande del mondo; il 90 % del commercio estero e il 40 % del commercio interno avvengono via mare.
La gestione sostenibile dell’ambiente marino è quindi una questione economica e ambientale fondamentale, che per essere davvero efficace deve avvenire tramite la cooperazione internazionale. Per questo motivo, il progetto IMARINE, finanziato dall’UE, ha sviluppato un’infrastruttura di dati progettata per incoraggiare la collaborazione transfrontaliera e intersettoriale in questo settore.
L’infrastruttura IMARINE fornisce una piattaforma ad accesso libero per le informazioni e le risorse marine importanti. Può essere consultata in modo rapido ed efficace da numerose parti coinvolte quali scienziati marini, l’industria della pesca e le associazioni ambientaliste. In effetti, una sfida fondamentale che è emersa dal workshop IMARINE è la necessità di maggiori sforzi a livello mondiale – in particolare nel settore della pesca – per condividere le informazioni a livello internazionale. Un accesso agevole ai dati dovrebbe portare a un processo decisionale più informato e più rapido.
Con l’interconnessione di tutti i settori interessati, l’obiettivo finale di IMARINE è quello di incoraggiare il cosiddetto approccio ecosistemico per l’ambiente marino, il quale mira a garantire che, nonostante la variabilità, l’incertezza e i probabili cambiamenti naturali all’interno dell’ecosistema, venga mantenuta la capacità di produrre cibo, reddito e occupazione a beneficio delle attuali e future generazioni. Questo obiettivo potrà essere raggiunto solo attraverso la collaborazione globale tra le parti interessate. L’infrastruttura di dati IMARINE è progettata per facilitare tale partnership.