La necessità di migliorare l’affidabilità, la tolleranza ai guasti e la standardizzazione delle performance dei sistemi strumentali di sicurezza, ha portato allo svilupparsi del concetto stesso di SIL, acronimo di Safety Integrity Level, che rappresenta il grado di riduzione di rischio associabile ad una funzione strumentale di sicurezza (leggi blocco, interblocco, logica, logica permissiva) attuata da un sistema strumentale di sicurezza (SIS) previsto su un dato processo. Il SIL, nella scala dei valori compresi tra 1 e 4, nasce dalla necessità invalsa nell’industria di processo (oil & gas, raffinazione, chimica, carta & cartiere, centrali non-nucleari) e nei relativi fornitori di strumentazione di misura in campo, risolutori logici (PLC, relè, ASIC, etc.) e di elementi finali in campo (valvole, attuatori, posizionatori, contatori, sezionatori, etc.), di una rappresentazione immediata di uno tra i principali requisiti della normativa europea di riferimento (EN IEC 61508 “Functional Safety of electrical/electronic/programmable electronic safety-related systems ed EN IEC 61511 “Functional safety: safety instrumented systems for the process industry sector”, recepite in Italia come CEI EN 61508 e CEI EN 61511).
Una volta applicata la procedura di riduzione del rischio, è necessario dimostrarne la conformità ai requisiti minimi, e soddisfare in questo modo il livello di SIL richiesto. Viene adottato un approccio in tre fasi.
Nella prima fase viene eseguita l’analisi del rischio. Come viene calcolato il livello SIL? Quali procedure e metodologie vengono utilizzate per identificare i rischi e quantificarne la riduzione del rischio richiesta?
Nella seconda fase avviene l’implementazione della procedura di riduzione del rischio. Essa prevede l’analisi della strategia di implementazione della riduzione del rischio, valutando se sia possibile raggiungere un livello di rischio tollerabile e illustrando come devono essere progettati i dispositivi di protezione. Vengono descritte nel dettaglio le tipologie di guasto e le relative conseguenze.
Nella terza fase, infine, avviene la valutazione della sicurezza funzionale come aspetto fondamentale per il raggiungimento di un requisito SIL.
Per ulteriori informazioni: www.sesino.it

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