Dopo che il nuovo governo di coalizione bulgaro ha annunciato una serie di priorità nel settore energetico per il periodo 2017-2021 (tra le quali le più rilevanti sono: liberazione completa del mercato per il gas naturale e l’elettricità; preparare una nuova “strategia energetica” nazionale per il 2020-2030 per attuare i nuovi obiettivi dell’UE per il 2030 e per essere in linea con le sfide ambientali legate al cambiamento climatico; data la buona interconnettività che la Bulgaria gode nel settore dell’elettricità, completare la connessione con altri paesi per il gas naturale entro il 2020, come la Grecia, Serbia e Turchia), l’operatore energetico bulgaro Bulgartransgaz ha affermato che il prezzo del gas naturale in Bulgaria non potrà aumentare più del 2,4 per cento dopo l’introduzione del nuovo sistema di mercato.
Il Bulgartransgaz, che svolge attività di licenza per la trasmissione e lo stoccaggio del gas naturale e che garantisce il gas naturale alla maggior parte degli utenti bulgari, ha presentato l’analisi durante un incontro al ministero dell’Energia di Sofia, aggiungendo anche che il nuovo sistema tariffario riflette meglio i costi effettivi di servizio e gli investimenti sulla rete elettrica. Però, i grandi consumatori di gas sono diffidenti e temono che le spese possano aumentare a causa del nuovo modello di mercato.
La Kevr, la commissione per la regolamentazione dell#energia e dell’acqua, verificherà i calcoli fatti dal Bulgartransgaz. Il ministro dell’Energia bulgaro Temenuzhka Petkova, dopo un incontro con i rappresentanti dei consumatori energetici industriali bulgari ha precisato: “Per noi è molto importante l’introduzione di regolamenti che rendano il mercato competitivo ma allo stesso tempo dobbiamo rispettare le norme europee e il cambio del tariffario”.