Come rendere leggeri e duraturi i dispositivi che monitorano gli uccelli in natura?
“Ci siamo sbarazzati completamente della batteria”, ha dichiarato David Winkler, professore di ecologia e biologia evolutiva, che ha guidato lo sviluppo delle targhette solari attraverso un gruppo di sviluppo bioingegneristico chiamato TABER (Tecnologia per la biologia animale e la ricerca ambientale). “Questi sono i primi minuscoli braccialetti elettronici, totalmente alimentati ad energia solare, che monitorano la fauna selvatica,”.
La Cellular Tracking Technologies (CTT) sta producendo commercialmente i tracker, chiamati Life Tags.
Gli ornitologi possono ora raccogliere dati inestimabili sulle rotte migratorie e sul loro raggruppamento usando cablaggi stampati in 3-D sviluppati da TABER e CTT: i Life Tag possono essere attaccati permanentemente agli uccelli senza disagi o impedimenti, consentendo ai ricercatori di rintracciare i piccoli uccelli nel corso della loro vita.
Un limite dei Life Tags è che non hanno il potere di connettersi con un satellite, il che limita il raggio d’azione a solo un paio di chilometri.
Per risolvere questo problema, TABER e CTT stanno sperimentando l’ utilizzo di uccelli più grandi per rintracciare gli uccelli più piccoli, in un primo test chiamato “VultureNet”. Gli avvoltoi collorosso, con un ricevitore a batteria sintonizzato sulla frequenza dei Life Tag, condivideranno lo spazio aereo e le rotte migratorie degli uccelli più piccoli, come rondini o piovanelli, che gli ornitologi intendono studiare. Inoltre, stanno già progettando un AlbatrossNet, per distribuire i ricevitori in mare aperto.