L’installazione di una turbina per il flusso di marea galleggiante porta i ricercatori dell’UE un passo più vicini al raggiungimento di un settore energetico basato sul mare vitale.
Al largo delle Isole Orcadi, in Scozia, è stata messa in mare una turbina a flusso di marea galleggiante su scala ridotta. Si tratta di una tappa intermedia significativa nello sviluppo dell’emergente settore energetico europeo basato sul mare. Questo schema pilota consentirà ai ricercatori di comprendere meglio le necessità legate alla manutenzione delle turbine al largo e acquisire esperienza operativa in mare.
L’iniziativa, resa possibile mediante il progetto MARINET finanziato dal 7° Programma Quadro, è il primo passo verso il collaudo di un prototipo a grandezza naturale, una turbina lunga 42 metri e pesante 350 tonnellate, che è attualmente in fase di costruzione e che dovrebbe entrare in funzione nel 2015.
Al fine di ridurre l’impatto ambientale legato all’uso di combustibili fossili e per garantire una migliore sicurezza della fornitura energetica, l’UE sta investendo risorse consistenti nelle energie rinnovabili come ad esempio i convertitori dell’energia del moto ondoso o del flusso di marea o le turbine eoliche in alto mare. Le fonti energetiche ottenute dall’oceano possono aiutare a rispondere a entrambe queste sfide.
Il fatto che questo settore si trovi ancora per lo più nella fase precommerciale appresenta tuttavia un problema. Le risorse necessarie per svilupparlo in modo adeguato, e i rischi finanziari coinvolti, sono significativi. L’obiettivo del progetto MARINET è quello di riunire partner provenienti da tutta Europa in uno sforzo di ricerca coordinato, al fine di evitare duplicati, accelerare lo sviluppo e supportare la ricerca di alta qualità.
Il prototipo in scala 1:10 è stato installato al sito di prova Shapinsay Sound del Centro europeo per l’energia marina (EMEC) nel Regno Unito (EMEC è uno dei partner del progetto MARINET).
Per maggiori informazioni: www.heatexchanging.it